CollaborazioniConcertiIl liuto in concerto, Mikiya Kaisho

12 Maggio 2023

La Società̀ del Liuto, la Fondazione Levi e il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia sono liete di presentare in concerto il vincitore nell’anno 2022 del Concorso liutistico Internazionale Maurizio Pratola della città di Aquila, giunto ora alla sua undicesima edizione. Volontà̀ di tutte le istituzioni coinvolte è quello di valorizzare le eccellenze del settore musicale così fortemente provato da questi anni critici.

Il programma che Mikya Kaisho presenta questa sera mette a confronto tre compositori del primo e secondo rinascimento vissuti in tre differenti nazioni: Francia, Italia ed Inghilterra.

Le prime intavolature francesi di liuto che si conoscono sono quelle stampate da Pierre Attaingnant nel 1529 e 1530 a Parigi le quali comprendono trascrizioni di Canzoni e Arie di danza per voce e liuto, Preludi e primi raggruppamenti di danze, Basse dance, Recoupe-Tordion.

Nella seconda metà del secolo XVI in Italia dopo la generazione dei grandi liutisti Francesco Spinacino, Vincenzo Capirola, Francesco da Milano, si afferma anche il compositore padovano Giulio Cesare Barbetta (1540-1603) che manda alle stampe a Venezia quattro libri di intavolature e uno a Strasburgo (1582). Del secondo libro del 1576 non ci sono giunte copie e dei quattro rimanenti abbiamo settantasette danze che includono anche due coppie di passamezzo/gagliarde per due liuti, quattordici canzonette, ventuno trascrizioni di chansons e di madrigali, quattordici fantasie. Barbetta è ricordato per essere uno dei primi compositori ad aver pubblicato per un liuto a sette ordini di cori, ovvero prevedendo l’utilizzo anche di una corda più grave che poteva essere accordata un tono o una quarta sotto l’abituale sesto coro.

John Dowland (1563-1626), di cui ricorrono quest’anno i quattrocentosessanta anni della sua nascita, è stato il compositore inglese di maggior rilievo nell’Inghilterra di fine rinascimento. Scrisse per voce e liuto, liuto solo e per strumenti ad arco, trovando uno straordinario equilibrio nella scrittura musicale, vera sintesi fra tradizione e innovazione compositiva. Magistrali sono le sue Fantasie, le Pavane, le Gagliarde e le Allemande, dove la sapiente arte contrappuntistica è sempre al servizio di una poetica volta a sottolineare gli affetti dell’animo umano.

Tiziano Bagnati

 

Introduction for the concert on May 12th

I believe that “music is a language”.

Looking at the long history of Western music, music has originally developed mainly through vocal music accompanied by words. Vocal music was used as a “voice to God” in church events, and the human voice was considered more important than ordinary instruments as a natural instrument created by God.

However, in the Renaissance era, it gradually became a trend to not sing only for God, but also to sing about human beings themselves. In contrast to vocal music, which was the “voice to God,” instrumental music using musical instruments made by humans themselves began to be more played, and instruments gradually came to act as substitutes for the human voice.

In modern times, it is easy to forget the idea that musical instruments represent the human voice, but musicians of the time must have always had this in mind when playing musical instruments. In playing the lute, I would like to respect the way of thinking of those days and make more natural music that speaks to the listener just as a language.

In order to express this, I chose lute works from the 15th and 16th centuries (about 500 years ago!) for today’s program. Using the Renaissance lute, I will contrast the works of the three countries that were the centers of Renaissance culture at the time: France, Italy, and England.

Among them, I would like you to pay attention to the work of Giulio Cesare Barbetta (1540-1603), who is said to have been active mainly in Padua. As far as I have researched, this composer is almost unknown to the world, and there are few opportunities to perform in modern times. While his works are very difficult to play, they have very beautiful melody lines full of emotional expressions, and I believe that they are great pieces that deserve to be played more. Lately, I’ve been trying to get more people to know about this wonderful composer, so I often feature his works in my concerts. I think one of the attractions of the lute is that there are many opportunities to rediscover such unknown composers.

Today I am very happy to be able to perform my favorite compositions in Italy, which is my favorite country.

Thank you so much for coming today and please enjoy until the end.

Mikiya Kaisho

Programma

Mikiya Kaisho liuto rinascimentale

Pierre Attaingnant (c.1494 – 1551)

Prélude

La Guerre

Tant que vivray

Il me suffit

La Roque

La Magdalena

 

Giulio Cesare Barbetta (1540 – 160)

Preambulo Primo

Moresca detta Le Canarie 

Fantasia n. 7

Saltarello detto Ravanello

Fantasia n. 8

 

Giulio Cesare Barbetta

Moresca detta Il Mattaccino

Liquide perle

trascrizione del Madrigale di Luca Marenzio

Saltarello detto O la Val Cerca

Fantasia n. 1

Gagliarda detta La Francia 

Fantasia n. 4

 

John Dowland (1563 – 1626) 

Sir John Smith, His Almain 

La mia Barbara 

Mr.Knight’s Galliard 

Fantasie

 

Mikiya Kaisho

Mikiya Kaisho è nato a Osaka (Giappone) nel 1991. Ha studiato chitarra classica con il prof. Alvaro Pierri alla University of Music and Performing Arts di Vienna, dove si è graduato con lode nel 2018.

Ha iniziato a studiare il liuto e il Basso Continuo nel 2019 con il prof. Yasunori Imamura alla University of Music and Performing Arts di Francoforte.

Nel 2022 ha vinto il premio internazionale “Maurizio Pratola” (11th Edition) per liutista solista.

È stato studente con borsa di studio per l’Agency for Cultural Affairs of Japan (2020-2021) ed è borsista della Nomura Foundation (2020-ad oggi) e del German Scholarship (2022-ad oggi).

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Conservatorio di musica ‘Benedetto Marcello’, San Marco 2810 – 30124 Venezia  www.conservatoriovenezia.eu

 

Fondazione Ugo e Olga Levi, San Marco 2893 – 30124 Venezia
www.fondazionelevi.it

 

Società del liuto, via A. Aleardi, 64 – 30172 Venezia, www.societadelliuto.it