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10 Ottobre 2023

L’Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia presenta Nuove Musiche in prima assoluta degli studenti dei corsi di Composizione

Martedì 10 ottobre 2023 ore 17.30 – Sala Concerti

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Programma

 

Edoardo Pugliese

Alisei

per quartetto di sax

 

Luca Boscolo, sax soprano

Veronica Conte, sax contralto

Nino Toldo, sax tenore

Samuele Molinari, sax baritono

 

Sviatoslav Avilov

Arboretum

per oboe solista e ensemble

 

Francesco Di Giacinto, oboe solista

Sara Valle, flauto e ottavino

Grazia Vian, clarinetto

Michelangelo D’Adamo, pianoforte

Fabio Pez, violino

Gabriele Tai, violoncello

Sviatoslav Avilov, direttore

 

Jacopo Caneva

 from the fog / back into it

per nove strumentisti

 

Sara Valle, flauto e ottavino

Francesco Di Giacinto, oboe

Grazia Vian, clarinetto

Samuele Molinari, sax soprano e sax baritono

Michelangelo D’Adamo e Celeste Sartori, pianoforte a quattro mani

Ambra Ceroni Agostinelli, percussioni

Claudia Ciullo, arpa

Gabriele Tai, violoncello

Francesco Pavan, direttore

 

Sebastiano Burelli

Concerto per trombone solista e ensemble

 

Sergio Bernetti, trombone solista

Nives Acquaviva, flauto e ottavino

Silvia Dell’Agnolo, clarinetto in sib e clarinetto basso

Samuele Molinari, sax soprano e sax baritono

Maddalena Domini, corno francese

Luca Terracciano e Michele Pio Vietri, tromboni

Alessio Ghezzi, percussioni

Celeste Sartori, pianoforte e celesta

Claudia Ciullo, arpa

Lorenzo Trabucco, violino

Elena Da Pieve, viola

Gabriele Tai, violoncello

Marco Centasso, contrabbasso

Giovanni Mancuso, direttore

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Alisei

Gli Alisei sono venti atmosferici regolari in direzione e costanti di intensità.

Volendone ricordare un po’ le capacità, allo stesso modo dei venti Alisei, questo pezzo ripete a lungo un pattern ritmico di sedicesimi che alterna sempre le stesse due note, Sol e La.

Nel corso del tempo, però, questa ripetizione subisce delle piccole variazioni che pian piano saranno sempre più evidenti fino a cambiare di molto la scrittura del pezzo.

In questo modo, attraverso un chiaro cambio di sonorità, viene alla luce un momento del brano più calmo e rilassato, più tentennante, misterioso e che, dopo essersi sviluppato, si riassemblerà al materiale iniziale trasformandolo in qualcosa che prima non era del tutto.

Edoardo Pugliese

 

Arboretum

La composizione è ispirata alla sonorità dell’oboe e alla sua capacità di dipingere paesaggi pastorali.

Arboretum rappresenta in modo positivistico la crescita nella natura vivente. Partendo da una sonorità statica e attraverso un dialogo di caos e melodie ricorrenti, le loro repliche e evoluzioni portano alla creazione di una foresta immaginaria, piena di diversità di strutture, timbri e colori.

Sviatoslav Avilov

 

from the fog / back into it

Attraverso continui scambi tra figura e sfondo, senza che nessuna iterazione possa ritenersi originaria, quando invece è mutazione di una precedente o successiva, il materiale viene esaminato in modo cubista: ora nella griglia equabilmente temperata -nelle sue combinazioni monofonico-intervallari e polifonico-armoniche-, ora parte del continuum sonoro -nell’utilizzo di un impianto frequenziale e strumentale ampliato, per giocare ai limiti tra nota e oggetto-evento sonoro-. La continua e graduale modulazione del trattamento del materiale permette di scoprire zone d’ombra presenti tra diversi mondi sonori e delinea la forma, quasi rapsodica, segnata da tre momenti di aggregazione spontanea e di successiva frantumazione: i liquidi dialoghi iniziali dei fiati, la polifonia centrale attorno al pianoforte, e la Coda frattale finale che, dalla diatonicità dell’ottavino, porta ogni strumento a saturare il suo spazio, per poi tornare nella tela di nebbia da cui aveva tessuto le proprie figure.

Jacopo Caneva

 

Concerto per trombone solista e ensemble

La struttura formale di questo concerto è quella di un tema con variazioni, ma la particolarità sta nella compresenza della forma sonata: ciò ne consegue che la struttura formale appare come una serie di “matrioske”.

Il tema è proveniente dalle Variationen Zur Gesundung von Arinuschka, composizione pianistica di Arvo Pärt, risalente al 1977. Il punto in cui è inserito il tema originale ne determina la particolarità: non all’inizio (dove invece si trovano i primi due gruppi tematici ricavati dall’originale di Pärt), ma come penultima variazione prima della Coda. In totale si contano 10 variazioni.

Sebastiano Burelli