Mercoledì 19, Giovedì 20 e Venerdì 21 ottobre 2022 si svolgerà la masterclass riservata agli studenti delle classi di pianoforte tenuta da Patricia Pagny, proveniente dall’università di Berna.
La masterclass è aperta agli studenti di pianoforte e pianoforte per musica da camera di biennio e triennio e, in caso di posti liberi rimanenti, agli studenti di master e, in casi eccezionali, di CPT di pianoforte; ogni studente può richiedere una lezione della durata di un’ora.
La masterclass si terrà in aula 117, al quinto piano, negli orari seguenti:
Mercoledì 19: 14.00-18.00
Giovedì 20: 10.00-13.00; 14.00-18.00
Venerdì 21: 10.00-13.00; 14.00-18.00
Le adesioni vanno comunicate esclusivamente al proprio docente di pianoforte possibilmente entro venerdì 7 ottobre.
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Patricia Pagny, pianista
“Il nome di Patricia Pagny è entrato ormai nell’albo internazionale delle stelle di prima grandezza” Corriere del Ticino – Fernando De Carli
“… La solista enuncia il suo personalissimo modo di concepire l’esecuzione ricordando, per la naturalezza dell’approccio tipicamente francese, soprattutto la scuola di Cortot.” Scuola & Musica – Enzo Fantin
Allieva, fra gli altri, di Nora Doallo, Nikita Magaloff, Maria Joâo Pires e Paul Badura-Skoda, Patricia Pagny si è distinta in grandi concorsi internazionali qualificandosi come finalista dei Concorsi di Marsala e “Clara Haskil” di Vevey in Svizzera e vincendo successivamente il Concorso Internazionale “Alessandro Casagrande” di Terni e il Premio “Josef Pembaur” di Berna.
Oggi la sua carriera la porta ad esibirsi in grandi sale da concerto come la Chicago Orchestra Hall, la Wigmore Hall, la Salle Pleyel di Parigi, la Sala Verdi di Milano, la Herkulessaal di Monaco di Baviera, la Philharmonie di Berlino, la Kyoto Concert Hall , l’Opera-City-Hall di Tokyo, ecc.. , nell’ambito di importanti festivals – Spoleto, Menuhin-Festival-Gstaad, Bologna, Montreux, Zurigo, Colmar, Strasburgo, Kuhmo in Finlandia, La Società dei Concerti di Milano, ..- avvalendosi della collaborazione di direttori , colleghi e orchestre sinfoniche di grande prestigio (la Philharmonia Hungarica, Sinfonia Varsovia, i Dresdner Kapellsolisten, l’Ensemble Orchestral de Paris, la Münchner Rundfunkorchester del Bayerischer Rundfunk, i Berliner Symphoniker, i Festival Strings di Lucerna, il Kammerorchester Heilbronn, l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini” di Parma, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg, l’Orchestra della Radio Slovacca di Bratislava, l’Orchestre Symphonique de Québec, la Istanbul State Symphony Orchestra ,la Thailand Philharmonic Orchestra, la Radio-Sinfonieorchester di Basilea, l’Orchestra da Camera di Zurigo, l’Orchestre Lamoureux, l’Orchestre Colonne, l’Orchestra da Camera di Losanna, l’Orchestra della Svizzera Italiana,…)
Sono da ricordare i suoi concerti con Sir Georg Solti e la Chicago Symphony, con Lord Yehudi Menuhin e la Sinfonia Varsovia, Uri Segal, Marcello Viotti, e tanti altri, così la sua ricca produzione discografica per diverse etichette NOVALIS, STRADIVARIUS, GUTINGI, MGB e GALLO che si estende da Domenico Scarlatti a compositori contemporanei, tra i quali Paul Glass (*1934) e Jean-Jacques Werner, con una predilezione ovvia per le opere del periodo classico-romantico tedesco, e il primo Novecento francese. Tra i suoi progetti dei prossimi anni, sono da rilevare opere di Georges Migot, Lili Boulanger, Darius Milhaud, Arthur Honegger ed altri francesi del ‘900. Il suo CD dedicato a Mendelssohn è stato selezionato nel «Top5» di Arte-TV nel 2007.
Patricia Pagny è Professore all’Università delle Arti di Berna in Svizzera -Hochschule der Künste Bern- e insegna pianoforte e musica da camera agli studenti di perfezionamento iscritti ai Master. Assume inoltre la direzione artistica della “Tasti’Era-Projects” www.tastieraprojects.com che permette alle nuove generazioni di posizionarsi in un modo più attuale ed innovativo nel concertismo odierno e nel mondo dello spettacolo in generale.
«Una musica calorosa e piena di vita, un’interpretazione straordinaria, ecco il disco ideale per trascorrere le lunghe serate invernali. Le Romanze senza Parole da Patricia Pagny portano un concentrato di romanticismo. Bisogna assolutamente ascoltare questo CD per capire a che punto la presenza dell’interprete è indispensabile a dare a questo ciclo tutto il suo senso. Patricia Pagny imprime qui la sua presenza e traduce queste Romanze in momenti di emozione pura; non è solo musica, è una voce, un viso, un sorriso.» Mathias Heizmann
Secondo il giudizio dei critici, lo stile della Pagny, estremamente personale, coniuga il virtuosismo con interpretazioni talvolta infuocate o ricche di sonorità raffinate, ma nel contempo sempre pulsanti di energia vitale. La sua tecnica curata nei minimi particolari e la sua eccezionale agilità digitale le consentono di avvivare il discorso musicale in modo tale da approfondire certi aspetti interpretativi inesplorati, mantenendo però sempre quella giusta misura, quel giusto equilibrio che rendono le sue scelte sempre chiare, strutturate e finemente cesellate. E infine, citiamo ancora:
“Pagny coglie la varietà di atteggiamenti che Mendelssohn affida a queste pagine brevi ricreandole con accattivante freschezza, senza alcuna concessione ad insidiosi sdilinquimenti ma con quella naturalezza d’eloquio che trae linfe da profondo della classicità, terreno che la pianista, da esemplare mozartiana qual è, esplora con la consapevolezza delle tante virtualità in esse racchiuse, fino alla più trepida visione romantica “ Gian Paolo Minardi – LAGAZZETTA DI PARMA
”…con Patricia Pagny, la tecnica del pianoforte, spinta al grado più elevato di virtuosismo sembra fondersi con la musica interpretata… In questo modo, la virtuosità non è un fuggevole riflesso superficiale, ma l’alito vitale dell’espressione…” Der Bund, Berna
“Uno dei tre punti culminanti dei Zürcher Festspiele 97 è stato il recital della pianista francese Patricia Pagny, una “domatrice della tastiera” nello stile di Martha Argerich, che ha proposto un programma romantico di primo ordine, osando allontanarsi nettamente dalle interpretazioni tradizionali, riuscendo quindi a penetrare più in profondità l’universo schumanniano.” REFLEXE, Radio DRS Zurigo.
Pagny è stata scelta dalla nota rivista musicale giapponese THE CHOPIN PIANO MUSIC MAGAZINE tra le interpreti più interessanti del 21.secolo. Il Professor Takehisa Hasegawa sceglie Maria Joâo Pires, Patricia Pagny e Olli Mustonen. “Le interpretazioni di Pagny rivelano una personalità di grande interesse. Penso che suoni sempre con un ideale di altissimo livello, con un’adorazione pura per la musica. Speriamo di poterla riascoltare prossimamente in Giappone.”
Un momento intenso della sua carriera fu il suo incontro con Sir Georg Solti che si esprimeva volentieri in questi termini nei confronti della pianista: “Era a Parigi; ero stanco; ascoltare un altro pianista era veramente l’ultima cosa che desideravo in quel momento. Ma appena iniziò a suonare, rimasi davvero sbalordito. Ah, questo è veramente eccellente, mi dissi. Sei mesi più tardi, ebbi la possibilità di invitarla a Chicago. Fu un grande successo”. Pagny poté in questo modo estendere la sua attività nel Nord America e conseguì un successo entusiastico eseguendo il secondo concerto di Mendelssohn con la Chicago Symphony Orchestra diretta dal Maestro. “…sentiremo senz’altro parlare nuovamente di questa eccellente giovane pianista…” scrisse la Chicago Tribune.
“Patricia Pagny is a most talented musician and deserves all possible encouragement to develop her career”, aveva affermato lo stesso Solti, dopo averla nuovamente scritturata alla Wigmore Hall di Londra e al prestigioso Festival di Zurigo.