Davide Amodio è nato a Napoli nel 1960 e risiede a Venezia dal
1992. Si diploma in violino (1981) con il massimo dei voti al
Conservatorio di S.Cecilia di Roma con A. Ghedin. Si perfeziona
per quattro anni (1982-86) al Conservatorio di Ginevra con C.
Romano (allievo di Carl Flesh), e all'Accademia Chigiana di Siena
(1984-86) con F. Gulli. Ha studiato composizione con M. Cardi
(1989-90), quartetto con P. Borciani (1982) e seguito i corsi di
direzione d'orchestra con Leonard Bernstein all'Accademia di
S.Cecilia (1988). Finalista al Concorso Internazionale di violino
Klöster Schontal in Germania (1988). Si laurea nel 2006 con 110 e
lode in Lettere e Filosofia, con specializzazione in musicologia,
all'Università Cà Foscari di Venezia con il Prof. Giovanni
Morelli. È Dottore di ricerca in Arti dello Spettacolo,
all'Università di Parigi-Evry (2010).
Per alcuni anni (1981-83) suona nell' ECYO (Orchestra Giovanile
Europea) e nella Chamber Orchestra of Europe entrambe dirette
da Claudio Abbado.
Appena ventenne suona come primo violino solo: al Teatro
dell'Opera di Roma come vincitore di concorso, 1° classificato,
(1984-85) e alla Fenice di Venezia (1989).
Nel 1987 partecipa come attore e violinista al film Stradivari di
Franco Battiato, recitando con Anthony Quinn, Valèrie Kapriski e
Stefania Sandrelli.
Segue l'attività concertistica:
- suona per oltre 10 anni con il Quartetto Filarmonico di Roma
(1976-1986) col quale esegue, tra l'altro, numerose volte l'integrale
dell'op. 18 di L. v. Beethoven e numerose prime esecuzioni di
musica contemporanea;
- con il gruppo Recitar Cantando (1978-1979) portando in tournèe
per due anni i capolavori di Monteverdi e Frescobaldi;
- collabora in alcune stagioni di musica contemporanea di Nuova
Consonanza di Roma con Egisto Macchi (1989);
- suona come solista con Sylvano Bussotti e David Tudor alla Rai
di Roma con musiche di John Cage;
- con il gruppo di fiati Piccola Accademia (1989-92) portando in
tournèe, come solista e direttore, l'Histoire du Soldat e Le Renard di
Stravinskij;
- con il quintetto con il clarinetto Les Aventuriers (1994-96) da lui
stesso fondato, sperimentando la musica di Brahms e della sua
epoca con gli strumenti originali e secondo le ricerche filologiche.
Decide intanto di dedicarsi approfonditamente alla ricerca
filologica sugli strumenti originali studiando per due anni alla
Schola Cantorum di Basilea (1990-92) con J. Schoereder e C.
Banchini. Orientata la sua attività in tale campo, ha suonato quindi
continuativamente sia come solista sia come componente dei più
prestigiosi complessi europei (Orchestre des Champs Elysèe di Parigi,
dalla fondazione per sette anni (1991-98), Concert des Nations di
Jordi Savall per quattordici anni (1993- 2007), il Giardino Armonico,
L'Ensemble Baroque de Limoges, Les Talens Lyrique, ecc.) nelle
maggiori sale internazionali come il Lincoln Center di New York,
il Musikverein di Vienna, Quenn Elizabeth Hall di Londra,
Theatre des Champs Elysèes di Parigi, il Beux Arts di Bruxelles
ecc. Nel 1996 fonda l'ensemble Gli Strali di Cupido con cui
partecipa come direttore tra l'altro al Haendel Festivalspiele di
Halle e al Festival di Caen. Nel 2002 fonda l'Ensemble Palladium
per esplorare il repertorio classico e preromantico. Nel 2003 Jordi
Savall lo ha voluto come assistente direttore con l'Orchestra
Montis Regalis di Torino.
Ha inciso il primo disco per la Deutsche Grammophone a Londra
con Claudio Abbado, poi per numerose case discografiche quali la
Harmonia Mundi France, Astrèe, RCA, Auvidis, Aliavox, Tactus,
Bongiovanni, Dynamic ecc. Come solista ha inciso le 12 sonate per
violino di G. M. Alberti in prima mondiale, (2001) per la
Bongiovanni con Gli Strali di Cupido e un doppio CD (ancora una
prima registrazione mondiale) per la Dynamic per violino solo con
le sei fughe e i sette divertimenti di B. Campagnoli (2002)
commissionato dal Teatro e dal Comune di Cento dove è stato
inoltre invitato come membro della giuria del Premio Campagnoli
nel 2002.
Collaborando con il Prof. G. Morelli e l'Istituto per la Musica della
Fondazione Cini, ha realizzato la registrazione di tre trii inediti di
Beethoven frutto di una ricerca filologica e stilistica, il CD è stato
pubblicato come disco del mese (agosto 2007) sulla rivista
Amadeus; e il nuovo CD per l'etichetta Phedra di Bruxelles con la
registrazione della Sonata a Kreutzer di L. van Beethoven, e altre
sonate inedite di R. Kreutzer e F. Ries, eseguite su strumenti
originali in duo con Edoardo Torbianelli, (docente di fortepiano
alla Schola Cantorum di Basilea e Berna). La registrazione è frutto
di un lavoro sulla improvvisazione storica e la prassi esecutiva del
periodo classico e preromantico. Con quest’ultimo ha continuato a
dare concerti sino al 2018 per la Società dei Concerti di Ginevra.
Suona attualmente con Florindo Baldissera, docente di chitarra al
conservatorio di Venezia, con il quale condivide una ricerca
sull’improvvisazione sulla musica di repertorio e una approfondita
ricerca sui rapporti tra Musica e Aikido intorno alla quale tengono
da tre anni (2017-2020) un corso chiamato Aiki Ongaku in
collaborazione con i Maestri di Aikido Massimo Castelli VI Dan e
Domenico Zucco VII Dan.
Parallelamente all'attività artistica, Davide Amodio insegna dal
1981 in conservatorio: ha insegnato violino nei conservatori di
Napoli, Firenze e Roma. Per diciassette anni è stato docente di
quartetto al conservatorio "Giueseppe Tartini" di Trieste, dove ha
insegnato musica d'insieme per archi, quartetto, quartetto storico
per il biennio, violino, propedeutica agli strumenti originali, analisi,
storia degli strumenti ad arco. Dal 2009 è docente di musica
d'insieme per strumenti ad arco, quartetto, improvvisazione, e
analisi dell’interpretazione al conservatorio "Benedetto Marcello"
di Venezia. Ha tenuto master class nei conservatori superiori di
Murcia (Spagna), Angoulême (Francia),Vienna, Oslo e Stoccolma,
stringendo con questi ultimi due, rapporti continuativi intorno a
progetti comuni. È stato professore invitato all'Università di
Parigi-Evry. Ha pubblicato nel 2006 uno studio sulla musica e
l'architettura sulla rivista "Abitare la Terra" diretta dall'architetto
Paolo Portoghesi, un articolo sull'improvvisazione sulla rivista "Per
Archi" diretta dal Prof. Maurizio Agamennone. È stato invitato
dal Prof. Emmer, ordinario di matematica alla Sapienza di Roma,
a partecipare al congresso "Matematica e Cultura” di Venezia al
quale ha preso parte come relatore in tre edizioni:
- nel marzo 2009 con un progetto riguardante musica, poesia,
danza e matematica per una conferenza e la realizzazione di uno
spettacolo (Dianaballo) di cui è stato l'autore delle musiche e dei
testi. Il suo intervento è stato pubblicato poi, nel volume
Matematica e cultura 2010 edito dalla Springer Verlag;
- nel 2012 con la composizione “Jaksontime” uno studio di ricerca
intorno ai rapporti tra Musica-Matematica e Pittura collaborando
con Chiara De Fabritiis ordinario di geometria al Politecnico di
Ancona, il brano (per quartetto di ottoni, quartetto di legni
percussioni e xilofono) è stato poi eseguito sotto la sua direzione
al Museo Guggenheim di Venezia nello stesso anno;
- nel 2014 con la composizione “E come il Vento” per coro
femminile a cappella, intorno alle relazioni tra musica poesia e
matematica (sempre con la collaborazione di Chiara De Fabritiis)
sulla poesia “Infinito” di Giacomo Leopardi.
Nel 2013, 2014 e 2015 è stato invitato dall’Istituto di Cultura
Italiano di Londra a tenere delle conferenze sulle sue ricerche. Nel
marzo 2010 è stato invitato a tenere una conferenza all'Università
La Sorbonne di Parigi nell'ambito di un convegno sulla
musicologia.
Suona un violino di F. Pique in perfetto stato originale, costruito a
Parigi nel 1793.
Pratica l’Aikido dal 2016 al Meikiyo Aikido Dojo di Venezia.